Ciao Cryptodummies,
nell’ultima newsletter vi ho spiegato cosa sono i Token e che si possono suddividere in Token Fungibili e Token Non-Fungibili. Vi ho anche detto che la traduzione in inglese di questi ultimi è Non-Fungible Token e il loro acronimo è NFT.
Se non avete chiari questi concetti, rileggetevi WEB3 FOR DUMMIES #3, se invece non avete capito un tubo dalla prima riga di questa newsletter, vi conviene fare un ripasso di cos’è la Blockchain (WEB FOR DUMMIES #1) e di come funziona il Processo di validazione (WEB FOR DUMMIES #2).
Se invece tutti questi concetti vi sono chiari, procedete pure nella lettura perché adesso iniziamo a parlare di NFT nello specifico .
L’uso degli NFT che catalizza maggiore interesse è la Cryptoarte, cioè il mercato dell’arte digitale: gli NFT permettono la creazione di opere d’arte digitali, uniche, registrate sulla Blockchain o, in alternativa, la Tokenizzazione di opere d’arte fisiche.
Quella che vedete sopra è l’immagine dell’opera “Everydays — The First 5000 Days” di Beeple, il cui NFT è stato venduto all’asta da Christie’s per 69,3 milioni di dollari, ma ci sono anche casi di opere d'arte fisiche distrutte dopo essere state Tokenizzate, come un quadro dell’artista Banksy rivenduto come NFT al quadruplo del suo valore dopo essere stato bruciato in diretta streaming.
Una domanda che viene spontanea: perché Tokenizzare un’opera d’arte tramite NFT?
Semplice, perché un NFT è un certificato digitale di autenticità dell’opera d’arte che può essere detenuto e scambiato facilmente. Grazie alle proprietà crittografiche della tecnologia Blockchain questo certificato digitale di autenticità non può essere contraffatto, e nemmeno duplicato, a differenza di quanto accade per le opere d'arte fisiche, o ancor più per quelle digitali, che possono essere copiate facilmente.
La Cryptoarte ha diversi canali specifici (uno dei Marketplace più noti ad esempio è SuperRare) e agli NFT di questo tipo viene attribuito un vero e proprio valore artistico.
Il problema è che quando si parla di NFT spesso si fa confusione e si assimila la Cryptoarte con i cosiddetti Collectibles.
I Collectibles sono collezioni di NFT in cui la stessa immagine, quasi identica, viene moltiplicata X volte, anche fino a 10.000, con piccole variazione di colori, di tratti e di particolari. I Collectibles sono un po’ la versione contemporanea delle figurine, infatti sono ambite molto dai collezionisti, specie nel settore del Gaming.
Spesso i Collectibles si trasformano in PFP (che possiamo tradurre sia in Picture For Proof sia in Profile Pic) che vuol dire che i collezionisti li mettono come foto di profilo sui social, specie su Twitter. Per un collezionista mettere un Collectible raro nella foto di profilo è come sfoggiare un Rolex, nel senso che diventa uno status: più il suo Collectible è raro e costoso, più lui è figo all’interno della sua community. Su Twitter si possono caricare sul profilo direttamente gli NFT, tanto che potete riconoscere chi ha un NFT perché la sua foto profilo è esagonale anziché tonda, ma al momento è una funzione che esiste solo negli USA, in Italia non è ancora attiva.
Attenzione: non è che tutti quelli che caricano collezioni di NFT su un Marketplace hanno successo: le collezioni che vendono e raggiungono prezzi astronomici hanno sempre dietro community molto grandi di Gamers, di Nerds o di Folli.
I Collectibles di maggior successo sono i CryptoPunks: 10.000 NFT che raffigurano avatar di personaggi immaginari con uno stile 8bit che a oggi vantano un volume totale di vendite di 908.019,71 ETH (1 miliardo e 757 milioni di EURO).
Mentre nell’ultima settimana la collezione più scambiata è stata quella delle Bored Ape Yacht Club: un volume di 7.507,8 ETH in una sola settimana (14 milioni e 528mila EURO circa).
Insomma, è evidente che nel caso dei Collectibles non ci troviamo di fronte a opere con un vero e proprio valore artistico, ma è altrettanto evidente che in alcuni casi parliamo di NFT di grandissimo valore. La Bored Ape che vedete qui sopra, ad esempio, fa parte di uno dei lotti da 101 NFT venduto da Sotheby’s a settembre 2021 per più di 26 milioni di EURO.
Oltre alla Cryptoarte e ai Collectibles, gli NFT daranno probabilmente vita a futuri scenari di applicazione interessanti. Secondo molti, infatti, grazie alla Tokenizzazione i proprietari di beni avranno la possibilità di trasformare un asset normalmente illiquido in qualcosa che può essere comprato e venduto rapidamente.
Il mercato immobiliare, ad esempio, potrebbe trovare un'opzione più efficiente per il commercio degli immobili con l’utilizzo della tecnologia Blockchain e degli NFT.
Quali altre applicazioni potrebbero nascere?
Provate a fare volare la fantasia! Nel frattempo che vi arrivi un’idea geniale per cambiare il mondo con gli NFT, potete ripassarvi le newsletter di WEB FOR DUMMIES, quelle in cui spiego come funziona la Blockchain, cos’è il Processo di validazione e la differenza tra un Token Fungibile e un Token Non-Fungibile.
La prossima newsletter vi spiegherò, passo dopo passo, come comprare il vostro primo NFT, ma adesso è arrivato il momento del solito piccolo glossario, in ordine non assolutamente alfabetico.
m.
TOKENIZZARE.
Trasformare un’opera d’arte fisica in un NFT. Volendo essere ancora più precisi, trasformare in NFT un qualsiasi bene o servizio, a prescindere dall’utilizzo.
CRYPTOARTE.
Uno degli ambiti di maggior utilizzo degli NFT. In questo caso gli NFT rappresentano un certificato digitale di autenticità dell’opera d’arte che può essere detenuto e scambiato facilmente.
MARKETPLACE.
I Marketplace sono website sui quali si scambiano gli asset digitali. Ci sono Marketplace dove si scambiano Cryptovalute (Exchagne) come Binance o Coinbase e altri dove si scambiano gli NFT. I Marketplace più noti dove scambiare NFT sono SuperRare, OpenSea, Rarible.
COLLECTIBLES.
Collezioni di NFT in cui la stessa immagine, quasi identica, viene moltiplicata X volte, anche fino a 10.000, con piccole variazioni di colori, di tratti e di particolari .
PFP.
NFT che vengono usati come immagini di profilo, su Twitter e presto anche su Instagram. Al momento però solo negli USA.